Le Amministrazioni e gli Enti soggetti all’obbligo di predisporre, adottare e aggiornare il Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT), ai sensi della Legge n. 190 del 6 novembre 2012, devono provvedere alla pubblicazione entro il 31 gennaio 2025.

Il PTPCT rappresenta uno strumento fondamentale per la prevenzione dei rischi corruttivi e per il monitoraggio delle misure adottate. Di seguito, analizziamo gli aspetti chiave della redazione e pubblicazione del Piano, con un focus particolare su consultazione degli stakeholder, ruolo del RPCT e obblighi di pubblicazione.

Consultazione degli stakeholder: uno step fondamentale per un PTPCT efficace

Nel processo di redazione del PTPCT, ANAC consiglia di coinvolgere attivamente i cosiddetti “portatori di interessi” e la società civile nella formulazione di proposte, attraverso l’indizione e la promozione di una consultazione pubblica, anche in modalità online.

La consultazione degli stakeholder è fondamentale per:

  • Identificare in modo completo i rischi specifici legati al contesto operativo
  • Condividere le misure preventive proposte, migliorandone l’efficacia grazie al confronto con esperti e operatori di settore
  • Favorire la trasparenza e il senso di responsabilità condivisa, coinvolgendo tutte le parti interessate

L’adozione di un approccio partecipativo non solo migliora la qualità del Piano, ma rafforza anche la sua applicabilità concreta.

Chi deve predisporre il PTPCT? Il ruolo del RPCT

La responsabilità di predisporre il PTPCT è affidata al Responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), e non può essere delegata. Questo ruolo chiave implica:

  • Pianificare l’esecuzione del monitoraggio sull’attuazione e sull’idoneità delle misure
  • Effettuare il monitoraggio sulle misure di trasparenza adottate e sulle richieste di accesso civico
  • Coordinarsi con l’OIV e con le altre figure responsabili della pianificazione in aree differenti
  • Definire le misure di prevenzione, coerenti con le indicazioni del PNA e con il contesto organizzativo
  • Assicurare la trasmissione e la pubblicazione del Piano entro i termini previsti
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Il RPCT deve possedere competenze trasversali che includono conoscenze giuridiche, capacità di analisi organizzativa e gestione dei processi di monitoraggio. Un adeguato supporto tecnologico, come il software TrasparenzaPA, può facilitare la gestione di tali attività complesse.

Obblighi di pubblicazione del PTPCT sul sito istituzionale

Il PTPCT 2025, così come il PIAO, deve essere pubblicato nella sezione “Amministrazione trasparente” o “Società Trasparente” del sito istituzionale, sottosezione “Altri contenuti – Prevenzione della corruzione”.

È importante rispettare i requisiti di accessibilità e usabilità definiti dalle Linee guida AgID e dal CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale). Il documento va pubblicato in formato aperto, come HTML o PDF/A. Il mancato rispetto degli obblighi di pubblicazione può comportare sanzioni o rilievi da parte degli organi di controllo.

Quali soggetti devono adottare le misure di prevenzione della corruzione integrative del MOG 231 che sostituiscono il PTPCT?

Come indicato nel PNA 2022, le società in controllo pubblico (escluse le società quotate) e le associazioni, fondazioni ed enti di diritto privato comunque denominati, anche privi di personalità giuridica, in possesso dei requisiti di cui all’art. 2-bis, co. 2, lett. c), D.Lgs. n. 33/2013, adottano in luogo del PTPCT un documento che contiene misure di prevenzione della corruzione integrative del MOG 231.

TrasparenzaPA: il tuo alleato per semplificare la gestione degli adempimenti di trasparenza amministrativa

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Grazie a un’interfaccia intuitiva, il sistema consente di:

  • Aggiornare con facilità la sezione Amministrazione o Società Trasparente

  • Monitorare le scadenze assegnate e lo stato di attuazione delle misure

  • Assicurare la conformità agli obblighi normativi e agli standard di accessibilità

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